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Cento anni fa, la nascita del sacerdote brianzolo che amava la Romagna

«Ero in treno, andavo da Milano a Rimini e ho incontrato alcuni ragazzi; mi sono messo a discutere con loro e li ho trovati totalmente ignoranti di religione e di cristianesimo. […] È stato questo contatto che ha fatto venire a me la «rabbia» perché conoscessero, perché sapessero di più, fossero in più a sapere quello che a me era stato dato»

In occasione dei cento anni dalla nascita di don Luigi Giussani, la comunità di Comunione e Liberazione di Rimini ha voluto ricordarlo e riproporlo nel centro della vita culturale della città, presso la Biblioteca comunale Gambalunga di Rimini (19-27 novembre), con un mostra composta da video, pannelli e immagini, tra cui alcuni relativi alla sua presenza in città.

Don Luigi Giussani, don Gius per gli amici, ha avvertito l’urgenza di rispondere alle domande di significato che incontrava nei giovani degli anni ’50. Le stesse domande che sentiva sue proprie, fin dall’adolescenza e che lo avevano portato a riscoprire il cristianesimo come risposta che Dio stesso ha offerto all’uomo nella sua umana avventura. Ne è nata un’occasione di rinnovamento dell’esperienza cristiana, che si è da subito tradotta in una fioritura umana, densa di gratitudine ed entusiasmo.

Oggi don Giussani viene riscoperto non solo dai suoi “figli”, ma dalla chiesa intera come ha espressamente affermato papa Francesco durante l’udienza a Roma concessa per l’occasione a tutto il movimento di Comunione e Liberazione

La mostra ha inteso offrire a tutti, anche a chi non conosce il “don Gius”, la possibilità di vivere questa straordinaria empatia con l’umano che il cristianesimo genera se vissuto nelle sue dimensioni essenziali e purificato da qualsiasi incrostazione.  Un’opportunità per tutta la città e la provincia, in un tempo di forti dubbi e domande, un tempo in cui le certezze di sempre sembrano incrinarsi. Don Giussani ha saputo ancora una volta generare, attraverso la sua comunità, una unità più grande che si è resa evidente in particolare al momento dell’inaugurazione della mostra, alla presenza del vescovo Francesco Lambiasi, dell’assessore Kristian Gianfreda e di numerose autorità, attorniate da una folla di amici provenienti da tutte le espressioni della città. 

La mostra intendeva essere un incontro e lo è stato veramente, come è testimoniato dal clima di gratitudine e di non scontata amicizia che si è respirato in quell’occasione e che vi riproponiamo con i filmati che seguono. Si tratta della registrazione dell’intera inaugurazione, di due brevi interviste al vescovo Francesco e all’assessore Gianfreda. Seguono alcune foto e una piccola rassegna stampa.


Rassegna stampa


Il Ponte 17 novembre 2022


Foto di Roberto Masi

papa FrancescoUdienza del 15 ottobre 2022 in occasione dei 100 anni della nascita di don Giussani

“Io esprimo la mia personale gratitudine per il bene che mi ha fatto, come sacerdote, meditare alcuni libri di don Giussani – da prete giovane -; e lo faccio anche come Pastore universale per tutto ciò che egli ha saputo seminare e irradiare dappertutto per il bene della Chiesa. […] La Chiesa riconosce la sua genialità pedagogica e teologica, dispiegata a partire da un carisma che gli è stato dato dallo Spirito Santo per l’ “utilità comune”. (…) Aveva intuito – non solo con la mente ma con il cuore – che Cristo è il centro unificatore di tutta la realtà, è la risposta a tutti gli interrogativi umani, è la realizzazione di ogni desiderio di felicità, di bene, di amore, di eternità presente nel cuore umano. […] Ha capito (…)  che il cristianesimo non è un sistema intellettuale, un pacchetto di dogmi, un moralismo, ma che il cristianesimo è un incontro; una storia d’amore; è un avvenimento. Qui sta la radice del suo carisma.”

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