“E comincio a respirare”

Presentazione del libro di don Julian Carron, pubblicato in “un tempo vertiginoso”.

Questa pandemia sembra averci tolto il respiro. Ad alcuni fisicamente, intaccando i polmoni. Ad altri, a tanti altri, facendo tremare la terra sotto i piedi, azzerando tutte le deboli certezze che in qualche modo facevano “andare avanti”.

Ma è possibile vivere questa situazione in modo da poter respirare a pieni polmoni? In modo da realizzare l’ampiezza dei propri desideri e della propria ragione, senza rinunce?

È il tema dell’ultima pubblicazione di don Julian Carron, Il risveglio dell’umano – riflessioni da un tempo vertiginoso, che verrà presentata in diretta streaming venerdì 15 maggio, alle ore 21 e che potrà essere seguito a partire da questo link.
Il parterre di relatori qualificati rende l’incontro particolarmente interessante (vedi locandina qui) ed il tema apre una strada realistica di speranza e di rinascita per tutti.

Tra questi Antonio Polito, che ha recentemente pubblicato un pregevole articolo su questa pubblicazione, di cui vi riportiamo un passaggio e che si può leggereintegralmente cliccando sull’immagine qui sotto.

«È strano che a richiamarci “alla realtà che diventa reale”, alla “realtà che è entrata senza chiedere permesso”, sia un uomo di fede in un’altra realtà. Ma quest’apparente incongruenza deriva da un’idea sbagliata che col tempo ci siamo fatti della religione. E cioè come di una confort zone, un ammortizzatore spirituale, una regola di comportamento, un sistema di precetti morali. Mentre invece – direbbe Carron sulle orme di Giussani – il Cristianesimo è soprattutto un evento, un incontro, da cui possiamo dunque trarre forza per vivere e operare in queso mondo».

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